L’implantologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della sostituzione dei denti naturali mancanti con impianti. L’implantologia nasce in Italia intorno al 1985-86 e ha avuto la sua conferma a livello internazionale grazie agli studi della Scuola Svedese del Prof.Branemark che dimostravano in modo inconfutabile che gli impianti hanno una percentuale di successo del 95% dopo 10 anni. La nostra esperienza clinica che risale al 1986 conferma questi dati.
Gli impianti dentali sono radici artificiali in titanio per cui non esiste la possibilità del “rigetto” in quanto biocompatibili e inerti dal punto di vista biologico. Ecco perchè è importante che gli impianti che vengono utilizzati siano conformi agli standard di qualità stabiliti dalla Comunità europea a tutela dei pazienti oltre naturalmente all’approvazione del FDA Americana (Food and Drug Administration).
Esiste invece il fallimento implantare che può essere immediato “evenienza estremamente rara” e che dai dati della letteratura rappresenta il 2%-3% dei casi. Oppure un fallimento a medio lungo termine che può essere causato da un non corretto mantenimento igienico dell’impianto. Quindi è fondamentale che il paziente si sottoponga a controlli periodici che si articolano in 3-4 richiami all’anno e ad un controllo radiografico ogni anno. oltre ad una scrupolosa igiene orale domiciliare.
Ogni paziente che vuole ricorrere all’implantologia deve essere valutato attentamente in quanto devono esistere condizioni ben precise che consentono l’utilizzo di questo trattamento:
  • Paziente non affetto da malattia malattia parodontale (piorrea) : se questa patologia è presente una attenta diagnosi e un adeguata terapia permetterà a questi pazienti di sottoporsi a interventi di implantologia.
  • Fumo: recentemente sono state pubblicate ricerche cliniche che dimostrano come il fumo abbia un effetto negativo a livello gengivale e implantare.  Infatti è un fattore di rischio comprovato per
1) Perdita precoce e tardiva dell’impianto
2) Complicazioni biologiche (infezioni) come perimplantite e mucosite
3) Perdita maggiore di osso marginale
Un paziente che fuma più di 10 sigarette al giorno dev’essere valutato con molta prudenza
Patologie sistemiche non controllate farmacologicamente come diabete, malattie del sangue.